Come promuovere l’empowerment femminile?

Come promuovere l’empowerment femminile?

Oltre i bias di genere: il coaching come strumento di empowerment

Da diversi anni m’impegno per promuovere e favorire l’empowerment femminile. L’ho sempre fatto nell’ottica del volontariato e oggi contribuisco al raggiungimento di questo importante obiettivo anche attraverso la mia professione di coach.

La scelta di diventare una coach e di dedicare parte di questa professione per favorire l’empowerment femminile e promuovere all’interno delle organizzazioni lo sviluppo di carriera e la leadership femminile, nasce da una missione che mi accompagna da molto tempo: supportare le donne, indipendentemente dal ruolo aziendale e dall’età, a far emergere le proprie risorse e potenzialità, il proprio valore, contribuendo tutte assieme ad abbattere il famoso “soffitto di cristallo”. 

I dati ci dicono che ancora oggi sono pochissime le donne in posizioni apicali e che non tutte riescono ad agire al meglio le proprie capacità di leadership.

È per questo motivo che ho deciso di creare uno dei miei servizi di coaching – Women Empowerment Coaching – per promuovere l’empowerment e la leadership femminile con lo scopo di rendere sempre più consapevoli non solo le donne del proprio valore, ma soprattutto le organizzazioni degli incredibili risultati che possono derivare da una maggiore presenza femminile ai tavoli decisionali.

In questo articolo e nel prossimo (in uscita nelle prossime settimane), scopriremo in che modo è possibile favorire all’interno delle organizzazioni (e non solo) l’empowerment femminile, lo sviluppo di carriera e la leadership femminile grazie a percorsi di coaching disegnati su misura.

Perché attivare programmi di coaching per favorire l’empowerment femminile?

Le donne hanno il 14% in meno di probabilità di essere promosse sul lavoro perché giudicate con un potenziale di leadership inferiore a quello degli uomini, nonostante nella maggior parte dei casi abbiano performance migliori. (Ricerca Yale Insights)

Il coaching può essere uno degli strumenti capace di rendere il luogo di lavoro un posto più inclusivo e favorire la leadership femminile.

I dati oggi non sono rassicuranti, le donne rientrano nella – purtroppo nota – categoria “ONLYS”, ovvero coloro che rappresentano spesso le uniche persone di una determinata etnia o genere all’interno di una sala di lavoro e questo rende tutto molto più difficile. (McKinsey, 2021)

Ma da dove ha origine questo giudizio o meglio pregiudizio?

Si tratta – come oramai ampiamente dimostrato – di bias e di pregiudizi di genere che portano a considerare gli uomini più adatti per determinati ruoli, settori e/o responsabilità. 

Un retaggio culturale che per troppo tempo (e ahimè ancora oggi) ha portato (e porta) a considerare le donne come massime esperte della cura della casa e della famiglia, e un po’ meno per posizioni manageriali e di leadership (3% le donne CEO in Italia nel 2021; 5% nel mondo).

Altre volte invece sono proprio le nostre stesse paure, insicurezze e convinzioni a impedirci di fare carriera e di ottenere quella promozione così tanto desiderata. Paure, insicurezze e convinzioni che molto spesso rappresentano una barriera per il nostro percorso di crescita personale e professionale.

Bias e pregiudizi appunto, e i dati che emergono dalle numerose ricerche sul tema lo dimostrano. 

E allora non stupisce affatto che quando le aziende attuano programmi di leadership dedicati alle donne o decidono di avviare percorsi di coaching individuali e/o di team per favorire l’empowerment femminile e superare i bias di genere, i risultati sono incredibili:

  • 57% delle aziende vede migliori risultati;
  • 75% riporta un incremento del 25% dei profitti;
  • 54% delle aziende registra maggiore chiarezza, creatività, innovazione e reputazione. (Infografic “The facts an future of female leadership”, CoachHub 2020)

BATTUTE FINALI

Potremmo parlare per ore di cosa fare concretamente per superare i pregiudizi (e le discriminazioni) che purtroppo le donne vivono tutti i giorni, e non solo nei luoghi di lavoro.

Il contributo di oggi ha il solo obiettivo di raccontare come il coaching rappresenti uno strumento molto potente per generare maggiore consapevolezza nelle persone, per promuovere l’empowerment e la leadership femminile, per generare cambiamenti organizzativi e culturali condivisi.

Il mio invito è quello di attivarsi fin da subito nella speranza che i dati futuri possano essere più rassicuranti e possano dare il via a un cambio di rotta importante.

Nel prossimo articolo ti racconterò nel dettaglio com’è strutturato il mio percorso di Women Empowerment Coaching e ti spiegherò meglio come posso supportarti concretamente nel tuo percorso di crescita e di carriera e/o in quello delle tue collaboratrici.

Intanto, se vuoi saperne di più fissa subito la tua call gratuita conoscitiva di 30’.

A presto,

Rosy

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Ciao, sono Rosy e sono una Coach professionista, membro e coach accreditata dell’International Coaching Federation. Mi occupo di empowerment femminile e sviluppo di carriera, leadership e sviluppo organizzativo.

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